Si è conclusa ieri la XIV edizione dell’Heineken Jammin’ Festival, tanto criticata in questi mesi. Location inadatta, prezzi dei biglietti sempre più alti, un assortimento di band non adeguato sono solo alcune delle accuse che l’evento musicale si è portato a casa.
Il nuovo capitolo del festival è cominciato con il trasferimento dal Parco San Giuliano di Venezia Mestre a Rho Fiera, Milano; tre giorni di musica con headliner Red Hot Chili Peppers, Prodigy e The Cure.
Certo, l’organizzazione ce l’ha messa tutta per infiammare le serate compiacendo il pubblico di fan: tappeto di finta erba a coprire lo squallido grigiore di Rho, Pit non sovraffollato, audio impeccabile (solo un piccolo disguido durante l’esibizione dei RHCP) e maxi schermi. Ma sessantamila spettatori totali restano poco.
E di questi, ben 24.000 erano presenti ieri, domenica 8 luglio, per osannare i The Cure, assenti dalla scena italiana da nove anni. Robert Smith, riemerso dalla tomba con orgoglio, grinta e fascinoso trucco, ha regalato magie.
Ma cominciamo dai canadesi Crystal Castles, due electro-noise che i cinquantenni nel Pit vicino a noi osservavano con cipiglio alzato: “E questi chi sono?”. Grande performance a ritmo di gin, con una Alice Glass esaltata. Forse però non adatti ad aprire a New Order e The Cure.
Poi i New Order, nati dalle ceneri (o dall’esperienza, che dir si voglia) dei Joy Division a cui il cantante storico Bernard Sumner rende omaggio più volte con canzoni come Isolation e Temptaion. Nonostante fosse ancora pieno giorno, sprigionano luce new wave: forse un genere un pò sorpassato, ma la qualità si riconosce. In chiusura la pietra miliare, l’immancabile Love will tear us apart. Un inchino a Ian Curtis.
Salgono sul palco gli headliner: The Cure. Quale presentazione può rendere grazia a Roberth Smith, spaventapasseri satanico dal rossetto rosso? Trentaquattro pezzi in scaletta tra cui Lovesong, Sleep when I’m dead, Friday I’m in love. Il pubblico era in estasi, tutti cantavano, alcuni adornati proprio come il leader dei The Cure.
Vivi come non mai, ovviamente sul loro genere di vitalità.
In its fourteenth year Heineken Jammin’ Festival, organized byLive Nation, is one of the most important live music events for all italian music lovers.
The 2012 Heineken Jammin’ Festival was articulated in three days: july 6th, 7th, 8th. This year there were a lot of criticisms because the location of the festival was changed and the price was increased. Infact the event showed only 60.000 spectator.
The headliner were Red Hot Chili Peppers, The Prodigy and The Cure.
We were at the last day on Heineken Jammin Festival to watch the performances of Crystal Casteles, New Order and The Cure. We like so much the drive of electro noise Crystal Castles, indeed New Order was a bit out of date.
The Cure was magic: Robert Smith rise from the grave and they were elate! Alive, like The Cure shall be alive 😉