Cinque giorni per tornare al passato ed uscirne con in mano il futuro dei Femme Fatale: un EP chiamato “Domestic Peace”.
“Domestic Peace” è il secondo EP della band alessandrina Femme Fatale, registrato in cinque giorni al T.U.P. Studio di Brescia da Pierluigi Ballarin (The Record’s/The R’s). Cinque brani cantati in inglese che impastano l’armamentario indie rock con ingredienti pop, per delineare un contesto eterogeneo che deve, però, insinuarsi nel cervello per nidificare e crescere come un unico sound.
I Femme Fatale spingono sulle chitarre, con ritornelli incisivi e melodie piuttosto elementari dal sapore puro ed entusiasta. L’architrave alternative rock fatta di riff orecchiabili, viene qui e lì smantellata dalla catartica dolcezza dell’alternarsi e incrociarsi delle voci diverse ma complementari. Teenage Calling è il brano più in stile college americano ma il nostro preferito è No One Will Help You Now: introspettivo e strutturato, con una melodia acida dall’inizio lento e finale caotico. Be Fine è un motivetto orecchiabile nato un pomeriggio, fra una partita a PES e un cicchetto di sambuca. Elysian Fields è più cupo con gioco di voci e influenze di Queens of The Stone Age e Pixies sempre più presenti. “Domestic Peace” si conclude con l’energica Way Out, in cui gli assoli fanno da padrone: “E’ un brano nato dalla grande passione di Michele per il garage e il punk rock anni ‘90 d’oltreoceano, prendendo ispirazione da due delle sue band preferite: i Subways e i Vines. È tutto sommato un pezzo semplice, diretto, senza tanti fronzoli ma con un bel muro di suono e, soprattutto, ci divertiamo a suonarlo, ed è questo che conta. Il testo parla di quel momento, che arriva prima o poi nella vita di tutti, in cui ci si sente bloccati, oppressi da una quotidianità da cui non si riesce a fuggire, in cui sembra che niente vada per il verso giusto. La canzone in sé è un invito a non cedere, a non rassegnarsi, ma, piuttosto, a cercare una via d’uscita”. Cinque brani sono un po’ poco per giudicare una band (seppur al secondo EP) che sembra promettere grandi cose che però, ancora, non son finite tutte su disco.
Il primo singolo estratto è Teenage Calling, accompagnato da un video girato da Lucio Laugelli – Stan Wood Studio – che così commenta l’esperienza: “Girare il videoclip dei Femme Fatale è stato un tuffo nella mia infanzia… Ero circondato da vecchie consolle e giochi in scatola anni ’90 che mi hanno portato indietro negli anni, è stato bello. I ragazzi volevano un videoclip coloratissimo con un montaggio serrato e dei movimenti di macchina frenetici, spero di averli accontentati. Ho girato con due reflex (Canon Eos 550 & 600) alternando ottiche da 50, 14 e 18 mm.”.
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