1. INVASIONE ALIENA
Dunque, il progetto Urali è nato più o meno consapevolmente nell’estate del 2013, mentre facevo il portiere di notte in un albergo. Le altre band in cui suonavo in quel momento erano inattive o in pause indeterminate e non sapevo di preciso se avrei continuato a scrivere canzoni. Poi un po’ la noia del lavoro e un po’ l’esigenza di esprimermi con la musica, mi hanno portato a buttare giù 5-6 canzoni. Finita l’estate sono entrato direttamente in studio. Avevo il suono in testa ma non avevo mai provato i pezzi in elettrico. Addirittura il nome “Urali” è uscito in studio, me lo ha suggerito Steve, che con il mio socio Andrea Muccioli ha prodotto entrambi i lavori che ho fatto. E niente, nel giro di due settimane avevo il disco, il primo, in mano. Essendo uno che si autocensura molto, se non ho una specie di “urgenza creativa” non mi siedo neanche con la chitarra in mano. Non scrivo canzoni tanto per, deve venire fuori un’idea che se non la metto in musica mi soffoca, quasi. Poi anche in periodi aridi cerco di essere recettivo nei confronti dell’ambiente in cui vivo diciamo, delle persone che ho intorno, anche dei suoni per strada a volte, che ne so. Insomma, il progetto Urali è nato da solo, senza forzature e ne sono felice.
E’ divertente il fatto che anche il nome del nuovo album “Persona” me l’abbia suggerito sempre Steve. Si nota subito che il titolo di ogni canzone è composto da un nome proprio e da una frase tra parentesi. Questo perché nei due anni che ho impiegato a scrivere il disco alcuni individui nella mia vita hanno in qualche modo scatenato delle riflessioni, dei confronti, quando non dei conflitti, com’è naturale nella vita di tutti. Riflessioni che poi possono essere universali o quantomeno condivisibili. Così è nata circa l’idea di “Persona”, che vuol dire soggetto, individuo ma anche maschera, in latino.
Detto questo le cose di cui parlo nei testi, sono molto personali e chi mi conosce a fondo può anche capire di chi e di che cosa sto cantando, in questa o quella canzone.
Vorrei anche precisare però che l’unica persona (pardon) per cui scrivo canzoni sono sempre e comunque io. Tutto suonerebbe artificioso se fosse il contrario e se avessi a cuore quello che potrebbe interessare agli altri e solo in secondo luogo quello che voglio o che ho bisogno di dire. Ho messo lì un album, se a qualcuno interessa può raccoglierlo e magari farlo suo. Come nell’ultima puntata di Neon Genesis Evangelion quando a turno Asuka, Rey e Misato dicono a Shinji “tu attraverso di me, io attraverso di te” e via dicendo. Poi non mi piace prendermi troppo sul serio. Scrivere canzoni è una cosa seria, io non lo sono. Sono distaccato rispetto a quello che vivo e per fortuna quasi sempre lucido. Quindi rido di tutto e scrivo di tutto. Ho trovato fortunatamente l’aiuto di due realtà molto attive come To Lose La Track e Fallo Dischi, composte da persone che stimo molto come Luca, Michele e Alessio. Aiuto non solo produttivo/promozionale ma anche sotto forma di incoraggiamento. Li ringrazio, mi ci voleva.
3. VIAGGIO SULLA LUNA
In questo momento ho un po’ di concerti a cui dedicarmi e molti chilometri da macinare, alcuni assieme ad amici e questo mi rende molto felice, spero aumentino ancora (sia gli amici sia i concerti). Uscirà credo verso marzo un videoclip, anzi, una specie di film di animazione che ha come colonna sonora un brano di “Persona”. Non so niente di più neanche io perché ho lasciato totale carta bianca al creatore, quindi aspetto paziente di vederlo finito. Ho parlato di collaborazioni con tante persone che stimo molto, sono intenzionato a concretizzarle tutte perché sono tutti musicisti e non che adoro. Quindi vediamo. Di un papabile disco nuovo non ho scritto neanche una nota. Sono solo convinto che non sarò completamente da solo questa volta a scriverlo o quantomeno a suonarlo. Vedremo.
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