Oggi esce il nuovo album di Edo e I Bucanieri “Canzoni a Soppalco”, che Edoardo e la sua mutevole band presenteranno questa sera in concerto alla Sacrestia di Milano in via Conchetta. Il disco racconta in 10 canzoni altrettante storie di amore, di insicurezza, di litigi e malinconia che hanno come filo conduttore il rapporto di coppia, la convivenza e quello che ci gravita attorno. Reggae, brit pop e pop elettronico convivono in questo progetto che arriva dopo “Per vedere lost” e “Siamo il remix dei nostri genitori”. Questa volta però Edo non fa tutto da solo ma collabora per i testi con Mario Cianchi e sceglie come produttori artistici Alberto Cazzola (Lo Stato Sociale) e Nicola Roda (Keaton). La copertina è stata realizzata dallo street artist padovano Kennyrandom. Si parte da quello che è anche il primo singolo “Odio questa città” (che mi fa proprio cagare se non sei qui con me) che da subito delinea la forma canzone cantautoriale che ti si appiccica addosso la prima volta che l’ascolti, si passa per “Resterai con me” con il trombone di Francesca Stella Riva e la tromba di Enrico Farnedi, “La balera”, dove la fisarmonica delinea bene l’atmosfera di una cascina in cui ti ritrovi a fissare le lucine colorate mentre tutti sembrano seguire il ritmo, e si finisce con “Scemo chi legge” dal sound reggae.
Ma lasciamo che sia Edoardo stesso a raccontare il disco traccia per traccia:
Odio questa città
Parla di una persona che si è trasferita per amore in una città che non è la sua, e che solo dopo essere stata lasciata, si rende conto veramente di quando quella città non gli piaccia. Musicalmente ci siamo ispirati alla musica “gipsy” soprattutto per quanto riguarda i fiati.
I giorni più belli
E’ stato il primo pezzo che ho scritto per questo disco. Parla della storia di una ragazza che vive e lavora in una grande città; vuole qualcosa ma non sa bene cosa e per questo motivo, a volte, non si accorge che i giorni che sta vivendo, potrebbero essere quelli più belli della sua vita.
Resterai con me
E’ una canzone dedicata a tutti quelli che hanno perso qualcosa e si sono accorti che proprio perdendolo, quel qualcosa, è diventato veramente loro.
La Balera
La balera parla del gusto per il vintage che sta andando di moda in questo periodo. Ne ho voluto parlare tramite la storia di una coppia, un po’ malinconica, che decide di andare a fare serata in una balera, dove si ritrova a passare il tempo più a guardare gli altri che ballano che a ballare assieme, così un po’ per imbarazzo, un po’ per noia.
Silent Disco
In questa storia il protagonista si sfoga con il suo referente Piero raccontandogli come, la sera prima, sia stato surreale partecipare ad una silent-disco non avendo le cuffie, e di come sentisse tutti così vicini ma allo stesso tempo così distanti.
Kimono
Parla della convivenza nel rapporto di coppia, di come litigare e scontrarsi prima o poi sia inevitabile. La soluzione in questo caso e di provare ad affrontare lo scontro come un arte marziale, dove sostanzialmente, s’impara a darsele senza farsi troppo del male.
Cuore mio
E’ la storia di una cassiera e di tutto il mondo che c’è dietro di lei. Non è una presa in giro, bensì un elogio a chi riesce a cambiare la dimensione del posto in cui lavora, dando in cambio non solo il proprio servizio lavorativo, ma anche qualcosa di vivo e umano.
Dai Ragazzo dai ragazza
Racconto la storia di due ragazzi un po’ insicuri, che escono per la prima volta assieme, nessuno dei due sa se fare il primo passo oppure no. In tutto ciò, io mi diverto a essere per loro una sorta di “grillo parlante” e il finale ovviamente è tutto da scoprire.
Corri
Parla della voglia di scappare, di evadere, cosa non facile da fare. Infatti la maggior parte delle volte non si ha il coraggio di fuggire veramente. E allora, se proprio dobbiamo restare, almeno stiamo insieme.
Scemo chi non lo capisce
Racconta del rischio di mettersi in gioco cercando di realizzare i propri sogni, del volerlo fare anche a costo di poter sembrare stupidi e poi se qualcuno non lo capirà non fa niente, scemo chi non lo capisce.