Così, per chi non c’era, questa è la recensione del live di quei quattro ragazzetti di Como che ieri sera hanno sbrindellato la folla del Rocket con il loro impatto sonoro. Vuoi per il freddo, vuoi per mera fortuna, i Lactis Fever, questo il nome della band, si sono trovati faccia a faccia con un pubblico più attento e numeroso di quello delle solite sollazzanti serate del martedì Indierocket di poser e strafatti. E devo dire che fa sempre piacere vedere che ci sono band che sanno ancora tenere il palco: finalmente un frontman con i controcoglioni che sa agitare le budella facendo tesoro di faccino espressivo e corpo con giunture snodabili che mamma gli ha dato. Aggiungete una bella voce, un batterista da paura, scrosci di chitarra pur pop e un bassista capace di reggere una seconda voce di un certo livello: il cocktail è pronto per essere servito ai milanesi. I Lactis Fever suonano insieme dal 2005 e recentemente è uscito il loro secondo album dal titolo omonimo. Da “Lactis Fever” sono stati estratti The sun is shining e Lesson to be quiet il cui video è stato presentato ieri in anteprima la Rocket.
Post serata con Dente dj set: caro Dente, noi del Rocket siamo un popolo versatile, mettici i Beatles, mettici Dick Dale (Misirlou, quella di Pulp Fiction), mettici la Rettore e noi balliamo. Ecco, Un’estate al mare forse no.
Lactis Fever, four italian guys, plays at Rocket @Milano songs from their second indie pop album “Lactis Fever”.