No, non abbiamo deciso di dare spazio a Le Pinne solo perché il loro album “Avete vinto voi” ha in cover degli UFO, né perché sono in due, proprio come noi, e nemmeno perché la nostra voglia di vacanze è stata subito compresa fin dalla prima traccia “Voglio un Jet”. Il fatto è che Irene Maggi e Simona Severini ci hanno fatto indossare gli occhiali da sole, mettere una bandana in testa, e prendere in mano la spazzola per cantare nel salotto di casa. Ci immaginiamo con ampie gonne a pois, a rispondere a mail di lavoro su vecchi computer con Windows ’95 o sul lago a ripararci dal sole con ombrellini di pizzo, scambiando palloncini per dischi volanti. Perché alla fine, è proprio l’incomprensione il concept dell’album. Loro sono teatrali, quasi cabarettistiche, i loro arrangiamenti sono oltremodo scarni ma i testi ironici non ci lasciano distrarre. «Ma perché, ma perché, ti mando mille mail e tu mi rispondi con una: “sono fuori dall’ufficio fino a lunedì”» riassumono in “Il genio”, e in “Tu mi piaci”, che è anche il primo singolo, sono innamorate da sei anni di un ragazzo perché è timido e pigro, oppure «Prendi la barca che andiamo a pescare, ma tu sei vegana e non vuoi venire» raccontano in “Vita subacquea”. Le Pinne presenteranno l’album “Avete vinto voi”, in uscita per Costello’s Records il 9 aprile, all’Arci Ohibò di Milano.
Come dicono loro, è un disco che non va da nessuna parte, e questo cinismo ci piace da impazzire.