In occasione del party Linoleum del 24 giugno al Circolo Magnolia abbiamo intervistato Osc2x, artista bolognese uscito da poco con l’album “under the sun all night long” che mescola cantautorato e sperimentazione sonora.
Per comporre “Under The Sun All Night Long” ci hai messo molti anni, alla ricerca del suono giusto. Come é stato il percorso? Dove hai elaborato i pezzi? Hai usato molto analogico?
In verità il percorso è stato abbastanza casuale, ho sempre scritto canzoni sia con la chitarra che con il computer. Negli ultimi due anni ho scritto un po’ più del mio solito così ho deciso di rilasciare insieme alla mia etichetta un vero e proprio album. La scrittura e la lavorazione ha avuto luogo nella mia stanzetta con strumentazioni molto economiche e standard: computer, scheda audio, chitarra prestata da un amico fuggito in Erasmus, microfono prestato da un altro amico.
In seguito ho usufruito del mitico Kitchen studio 3 di Nicola Forni a Bologna, provvisto di un sacco di synth vecchi e analogici con cui mi sono un po’ sbizzarrito. Il tutto è stato missato
e martirizzato nello studio di Enrico Capalbo che ha finalizzato il lavoro come solo lui sa fare.
Il tuo album ha ricevuto critiche molto positive. Sei soddisfatto di come sta andando? Qual é qui in Italia, nel tuo genere musicale, l’obbiettivo più alto?
Mi ha fatto un enorme piacere leggere le buone recensioni di giornalisti che già stimavo molto. Carlo Bordone del Fatto Quotidiano su tutti mi ha riempito il cuore di gioia, se penso che leggevo tutti i suoi approfondimenti che scriveva per Rumore Mag.
Ora l’obiettivo è quello di divertirsi il più possibile suonando questo disco nelle situazioni che possano rendere il mio spettacolo fonte di gioia per chi lo vede. In una parola FESTIVAAAAAAAL!!
Una curiosità, i tuoi brani sono iscritti alla SIAE o hai usato altri metodi come Patamu?
Ho registrato i brani in Siae ma dubito che lo rifarò in futuro, valuterò tutti i concorrenti ora che per legge la Siae non ha più il monopolio di gestione del diritto d’autore. Ho visto che un gruppo di ragazzi a Londra ha fondato Soundreef, un’alternativa alla Siae che sembra molto interessante ma mi piacerebbe che fosse fatta più chiarezza attorno alla questione del diritto d’autore in Italia, non è possibile che per le realtà piccole come me e i locali che mi ospitano la Siae debba rappresentare un costo e un odiosa bega burocratica.
Mercoledì ti sei esibito alla serata Linoleum del Magnolia, come si è svolto il concerto?
Eravamo in due sul palco, come tutti i concerti fatti nel nostro tour. Da sempre mi accompagna Luca Rizzoli alla batteria, senza di lui non ho mai combinato niente!
Quali altre volte hai suonato a Milano?
A Milano ho suonato al circolo L’impegno, uno dei più memorabili del tour per calore del pubblico e simpatia degli organizzatori. Non lontano da Milano abbiamo fatto a Pioltello il Malabrocca molto carino anche quello ma era il periodo del design week e quindi tutta la periferia di Milano era in centro per questo motivo.
E all’estero? Ricordiamo uno Sziget Festival qualche anno fa…
Con Altre di B abbiamo fatto anche il Macao e con Sin/cos il Gattò, il Rocket e il Tunnel.
Ma questo nome d’arte…che viene dal termine tecnico per l’oscillatore di un synth…Come si pronuncia??
Questo nome deriva da una legge fisica che dice che con due sinusoidi sommate si possono fare tutti i suoni possibili immaginabili. Osc è l’oscillatore che produce la sinusoide nel sintetizzatore. Tutti noi abbiamo una vibrazione dentro di noi e l’Osc2 (la seconda sinusoide) è ciò che la rende unica, ciò che ci rende x.
Si pronuncia O ESSE CI DUE ICS 😉
genio di Vittorio
Stay inmtofarive, San Diego, yeah boy!
<3
😉