Con Samantha Togni, dj/producer italiana residente a Londra, abbiamo parlato del suo nuovo EP, di tatuaggi e della scena londinese.
Ciao Samantha, da quanto vivi a Londra?
Ciao! Ho da poco compiuto il mio nono anno qui.
In quale quartiere?
Hackney, East London.
Quando ti sei trasferita avevi già ben chiara la tua direzione musicale?
La musica è stata sempre una componente essenziale, anche prima di Londra. Londra con Grime, Dubstep e Garage mi ha aiutata a plasmare il mio suono con i ritmi del mio passato e a fonderlo nei miei set e sounds.
Nelle tue produzione sentiamo l’hip hop unito al beat tribale di brani che non cercano la facile comprensione ma che sembrano voler stupire o forse addirittura aggredire chi li ascolta?
A volte per essere ascoltati bisogna adottare un tono più duro, ma l’intento non è di aggredire.
A cosa serve la tua musica?
Il mio singolo “Queen Nemesis” e l’EP che seguirà nel 2017 parlano entrambi di tematiche che sono parte della mia vita, proprio per questo ho deciso che tutte le tracce saranno featuring con delle vocalist. Grazie a loro riuscirò ad esprimere appieno il concetto dell’EP.
Allo stesso tempo sto lavorando a un EP per un’etichetta londinese in cui lascerò parlare i suoni, molto fun e high energy. La mia musica esprime la mia persona: attitudine, sostanza e mai prendersi troppo sul serio.
I serpenti di cui ti ricopri nel video di “Queen Nemesis” simboleggiano Medusa, quale significato ha per te questa creatura mitologica?
Medusa vuole dare voce a tutte le persone che sono state fraintese e giudicate, proprio come il mito ci insegna. A volte l’apparenza può essere una maschera per nascondere debolezze o un passato difficile. Medusa sono io, Janset, i ragazzi nel cast e chiunque abbia avuto un dito puntato contro senza l’opportunità di difendersi.
Tu e Janset che rapporto avete?
Janset è una grande artista e una persona magnifica, ci sentiamo spesso! E’ stato super realizzare il mio primo singolo con lei e stiamo già discutendo progetti per il futuro.
Ora la direzione da prendere è la costruzione di un album o serate in club sempre più grandi?Come ho anticipato prima, ora mi voglio concentrare sulla produzione ma la parte del clubbing rimane comunque importantissima.
C’è un festival in particolare in cui ti piacerebbe suonare?
Ultra Music Festival.
Quanti tatuaggi hai?
Non mi sono mai fermata a contarli, tutte le volte che c’ho provato mi sono fermata dopo i primi. Il primo che ho fatto è abbastanza imbarazzante, una fatina sulla spalla. Non posso dire che mi rappresenta benissimo. L’ultimo è un All-Seeing-Eye con un serpente.
Torni spesso in Italia?
Molto spesso, amo tornare a casa e staccare da Londra. E’ essenziale.
Musicalmente parlando, quali opportunità in più ti ha dato Londra?
Londra mi ha messo a contatto con un sacco di artisti da cui ho imparato tantissimo, per non parlare dei DJ set, meet-ups, serate e tutto il resto a cui sono stata. Tutte le settimane puoi trovare uno stimolo nuovo.
Hai un mentore vicino a te?
Mia madre che si spara in macchina i CD che le faccio e che mi supporta sempre.
Dato che siamo alla fine del 2016, nominaci gli album per te imprescindibili usciti quest’anno. Baauer – “Aa”
Noisia – “Outer Edges”
Qui il suo singolo “Queen Nemesis” in collaborazione con la rapper Janset (ex Stinkahbell), nome tra i più apprezzati nella scena grime londinese e supportata da media come BBC e UKF!