I Sauropod provengono da una piccola città del sud della Norvegia ma si sono trasferiti da qualche anno ad Oslo. Sono tre giovani ragazzi dai tratti tipicamente nordici e tanta energia, che mescola Grunge e Indie-rock. Da poco è uscito il loro album “Roaring The Storm” e hanno dato il via ad un tour europeo.
È facile pensare alla Norvegia come a una terra fredda, che non offre tanti divertimenti. Che ne dite?
Dipende dove sei, chi sei e cosa fai!
La scena musicale norvegese è viva?
Oslo ha molti posti per fare concerti, per questo abbiamo suonato qui per qualche anno senza doverci mai muovere. Ci sono molte persone interessate alla musica, ragazzi che suonano nelle band e tanti club. Abbiamo appena cominciato il nostro tour per l’Europa, siamo tornati da poco da un viaggio di un mese molto bello in tanti posti!
Quali sono le vostre influenze?
Punk rock e alternative rock sono quelle principali. Ma siamo stati fortunati perché siamo circondati da persone che ascoltano musica di tutti i tipi e suonano.
Come nascono i Sauropod?
Kamilla e Jonas (bass and guitar) si sono conosciuti a Oslo dopo il diploma (siamo andati tutti Nella stessa scuola) e hanno cominciato a lavorare ad alcune canzoni. Subito hanno trovato dei locali dove suonare e si è aggiunto Jørgen (drums) che arrivava la notte con il treno. Lui studiava da un’altra parte ma avevamo fiducia perché aveva il nostro stesso interesse nella scena musicale. Viviamo tutti nella stessa città dal 2014 dove abbiamo conquistato un po’ di attenzione con le nostre demo. Durante un festival in cui suonavamo, abbiamo convinto un’etichetta a produrre il nostro primo album.
Era la Popup-records?
No, la Popup ci ha mandato una mail a gennaio, dopo aver sentito un nostro singolo su Soundcloud. Hanno detto che avrebbero voluto sentire un album intero, così glielo abbiamo inviato. Li è piaciuto e dopo una trattativa abbiamo firmato un accordo e loro ci hanno diffuso prima nei territori tedeschi e ora in tutta Europa.
Raccontateci di questo primo fantastico album “Roaring The Storm”.
Siamo felici vi sia piaciuto! L’abbiamo registrato l’anno scorso con il produttore Hasse Rosbach (Team Me, Turbonegro) nei Propeller studios. Molte persone dicevano che i nostri demo non erano all’altezza dei nostri live, quindi avevamo bisogno di rendere il sound buono anche nelle registrazioni. Così abbiamo conosciuto il “quarto membro” della band, abbiamo fatto 9 tracce in 2 giorni e poi abbiamo finito l’album in uno studio più piccolo registrando due tracce acustiche. L’etichetta Riot Factory ci ha distribuito in Norvegia il mese dopo.
Ci piacciono molto le chitarre e il beat di “Headphones” ma anche la ballata “On The Hill”. Avete una preferenza?
Sono molto diverse nella composizione. Sono entrambe buone per ragioni diverse! Probabilmente per noi è più semplice creare con lo stile più veloce della prima.
Su Youtube abbiamo trovato un video live in cui suonavate “Hausmania” con molta energia. Siete nervosi prima di un live?
Vogliamo che le persone si divertano e sembra che il pubblico voglia lo stesso! C’è sempre tensione nell’aria ma per un buon motivo…
Qual è il vostro club preferito?
Difficile deciderlo subito dopo un tour, ma probabilmente il live più eccitante è stato quando abbiamo suonato davanti a duemila persone in Francia al Transmusicals Festival a Rennes.
______ENGLISH VERSION_____
Hi Sauropod, where do you live?
Hello! We live in Oslo, and have been for some years now. Originally we’re from smaller towns just South of the city.
We often think about Norwegian as a cold land without a lot of fun. What do you think about this land?
Depends where you are, who you’re with and what you do!
And what about Norwegian music scene? For example we saw in Oslo a lot of club with live music.
True, for its size, Oslo has quite a lot of concert venues, that’s how we’ve played for a few years now without traveling around that much. There’s many people interested in music, many people playing in bands and many places to play. We’ve just started touring Europe, returning last week from a very cool month-long journey in many great places!
Which are your music influences?
Punk rock and alternative rock has been the most important ones, probably. But we’ve been fortunate to be exposed to a lot of people playing and listening to all kinds of music.
What is the story of your band?
Kamilla and Jonas (bass and guitar) met in Oslo after graduation (we all went to the same school), and started working on some songs. And pretty quickly started begging for gigs in the Oslo scene, with Jørgen (drums) coming into town by train the night before to practice. He studied elsewhere but we were confident about him cause of our common interest in the same music. We’ve been altogether in the same town playing regularly since 2014, and got some attention with our demos. Resulting in a Norwegian booking deal and opportunities like by:larm and Øya-festivalen, where we convinced a record label and a producer last year to make our first album.
How do you meet Popup-records?
Popup sent us a mail in January this year, after hearing one of our singles on Soundcloud. They said they’d like to hear the whole album, so we showed them. They really liked it and we started negotiating a few weeks later over a deal in the German-speaking territories, now expanded, including our touring scheme, to most of Europe, cause of the interest in other countries.
We appreciate your first album “Roaring The Storm”. What about its born?
Glad you like it! We recorded it last year with producer and engineer Hasse Rosbach (Team Me, Turbonegro) in Propeller studios. A lot of people had said that our demos up until then sounded bad compared to our concerts, so the idea was to make it sound as good in recording. The four of us went into the studio for a weekend-session to see where it took us. We had nine good takes after two days, so we finished them in a smaller studio a week or so later, and tracked two acoustic songs. Record-label Riot Factory released it in Norway some months later and that’s it, really!
We like a lot the “Headphones” s guitar and beat but also the ballad “On The Hill”. Which is your favourite song?
We consider them pretty different as compositions. They’re good for different reasons! We’ll probably make more fast ones.
We saw in a live video the energy of “Hausmania”. Do you get nervous before a performance?
We want people to have a cool time coming to the show, and people seem to want the same! So there’s always tension in the air, but only of the good kind…
Which was your favourite club?
Particularly difficult to answer immediately right after a tour, but the most exciting yet was probably playing in front of over two thousand people in France at the second latest spot. That was a festival called Transmusicals in Rennes.