Non c’è due senza tre, non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Ma se il sacco è bello pieno, allora grida a squarciagola che la primavera sta tornando e per il terzo anno vuoi dare giusto una festicciola con qualche migliaio di amici e qualche band indie, giusto per passare il tempo sai, per stare tutti insieme allegramente. Così abbiamo conosciuto Dario, tra gli organizzatori del NO GLUCOSE FESTIVAL, che si terrà il 18 e 19 maggio al Mikasa di Bologna, e abbiamo capito che il vademecum di una festa ben riuscita contiene solo la voglia di lasciarsi coinvolgere, di condividere un’idea di bellezza e attorno a quella sviluppare un pubblico e una line up con la stessa attitudine.
Ecco i primi nomi annunciati: il trio new wave di Pesaro SOVIET SOVIET che con l’ultimo album Endless ha catalizzato l’attenzione del pubblico, HALFALIB, progetto di Marco Giudici uscito con il primo album “Malamocco” che sta cominciando ad attirare l’attenzione con le sue eleganti sperimentazioni tra psichedelia e pop in inglese, il power trio di Roma grunge JOHN CANOE e i SOLKI che escono questo venerdì con il nuovo album “Peacock Eyes” dalle atmosfere dream punk.
Giusto per non farsi mancare nulla, ci sarà anche una preview, il 7 maggio, con gli Heaters (unica data italiana) da Gran Rapids, Michigan tra bordate di fuzz e atmosfere di surreale psichedelia. Ma ora lasciamo la parola a Dario!
I SOVIET SOVIET SONO ORMAI UN NOME IMPORTANTE NEL PANORAMA INDIE MUSICALE ITALIANO, COME AVETE DECISO DI CONTATTARLI? I Soviet Soviet rispecchiano in gran parte l’idea del festival e ciò che ci spinge a farlo e ci ha spinto fin dall’inizio. Far suonare band che ci piacciono, con cui condividiamo una certa attitudine musicale. I Soviet fanno parte di queste band, li abbiamo sempre seguiti, stimati e supportati fin dagli albori (almeno per quanto mi riguarda). Mi ricordo la prima volta che li vidi credo fosse il 2010, rimasi fortemente colpito dall’energia live che sprigionavamo. Questo è fondamentalmente il motivo per cui li abbiamo contattati, aggiungi il fatto che siamo amici e che hanno fatto uscire da poco il nuovo disco Endless e il gioco è fatto.
E’ PIÙ IMPORTANTE MANTENERE UN’IDENTITÀ COME FESTIVAL O ACCONTENTARE I VARI GUSTI MUSICALI? Per noi è fondamentale mantenere un’identità musicale, credo che sia abbastanza evidente dalle scorse edizioni. Ma credo che allo stesso tempo riusciamo a coinvolgere anche realtà diverse. Non siamo chiusi da questo punto di vista. Ci piace comunque spaziare e diversificare con live anche differenti tra loro, quelli che li accomuna è semplicemente l’attitudine, l’approccio che le band, gli artisti hanno verso la musica e verso la dimensione live.
QUAL È IL VOSTRO PUBBLICO IDEALE? Non saprei, mi piace un pubblico con pochi pregiudizi, che si lasci trasportare dal flusso del festival e che si sappia divertire.
COSA DOBBIAMO ASPETTARCI ANCORA NELLA LINE UP? Non voglio svelare niente, sicuramente una band internazionale che abbiamo voluto a tutti i costi. Per il resto tutti nomi del panorama indipendente italiano che stiamo e che riteniamo che debbano essere ascoltati, visti e conosciuti.
Fiere di essere media partner del NO GLUCOSE FESTIVAL. Parola d’ordine: condividere. La musica, la birra, le pacche sulle spalle, i baci, i vinili ,i mercatini, la voglia di dare a Bologna una volto nuovo che sia grunge, psichedelico, rock, maschile, femminile, emergente, emerso, internazionale, cosmopolita.
Per tutti gli aggiornamenti seguite la pagina ufficiale del No Glucose Festival.