Mi Ami 2017

Cinque buoni motivi per andare al Mi Ami:

Perché con sessanta euro puoi farti un’idea delle novità più interessanti dell’anno tra cui Liberato, Giorgio Poi, Christaux (ex Iori’s Eyes), Colombre e Dizzyride.

Perché con sessanta euro puoi vederti tutti gli “indie big” per cui saresti stato pure disposto a pagare un biglietto intero, una line up che neanche al Primo Maggio di Roma: Baustelle, Le Luci Della Centrale Elettrica, Management Del Dolore Postoperatorio, Canova, Pop X, Gazebo Penguins, The Zen Circus ecc ecc.

Per godersi il sole e l’aria aperta al Magnolia, prima che il sole sia troppo e le zanzare prolifichino.

Perché metti che hai un amico che non vedi da quando non fai più serate tutte le sere come una volta, sicuro lo becchi al Mi Ami.

Per la musica indipendente. Non tanto per la birra, gli amici, le bancarelle ma per far capire che, se qualcuno si batte per darci la chance di SCEGLIERE, noi ci siamo. Che va bene Gabbani e Ferro e Mengoni e X Factor e Amici, ma possiamo avere anche gusti più raffinati e, soprattutto, spirito critico: la volontà di scegliere, tra tanti album, tante proposte, tanti Spotify, su quale palco fermarci ad ascoltare.

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