Suona dolce amaro il disco dei romani Jonny Blitz “Colpa del sole” (Maciste Dischi) sospeso tra infinita dolcezza e antica tristezza. Chissà se volutamente o meno prende il titolo da quel primo e unico cortometraggio di Moravia in bilico tra ambientazione borghese e lussuria.
L’album è un lavoro pop rock che gioca tanto sull’irruenza delle chitarre quanto sulla cura degli arrangiamenti, così le canzoni scivolano addosso mentre muoviamo la testa a tempo e spontaneamente inventiamo un mondo in cui Max Gazzè canta con gli australiani Jet. Anche se i Jonny Blitz rimangono fedelissimi al cantautorato nostalgico, pensiamo a “10 anni” o al primo singolo estratto “Bambola”, riescono a far divertir con riff ballabili e ritornelli da canticchiare come con “Hawaii”. E forse non sarà un caso che sulla cover dell’album troneggino due fenicotteri, totem dell’equilibrio perfettamente raggiunto in questo disco.