Il cantautore calabrese Cimini sceglie di mettere in copertina una ragazza che si fa una maschera al viso: da un lato l’ispirazione pop alle grafiche di Toilet Paper, dall’altro il simbolo di tutto il tempo che passiamo a cercare di essere quello che non siamo per piacere agli altri. Allo stesso modo, il disco ha due facce, una più banale, passateci il termine, che si colloca musicalmente tra Rino Gaetano e Calcutta come la metà delle produzioni indie italiane di questi anni, un’altra più ricercata e introspettiva che è quella di una scrittura particolare e slanci compositivi. Fin dalla prima traccia “Buongiorno” Cimini, è in grado di dipingere in poco tempo tante scene che rimangono impresse nelle mente, come il battito d’ali di una farfalla a Pechino che porta tempesta a New York, un brano come “Un’altra possibilità”, racchiuso tra due ballatone, ha un sound scoppiettante alla Phoenix. Curiosa la scelta di aprire l’album con un brano positivo come “Buongiorno” e chiuderlo con ‘il sto rivalutando il suicidio’ di “Vivere non mi basta” dedicato a I Tenenbaum. I singoli fino ad ora sono stati “La legge di Murphy”, molto catchy, scelto forse con un po’ di paraculaggine ammiccando a “Ma il cielo è sempre più blu”, “Un’altra possibilità” che racconta l’uomo di oggi che grazie alle conquiste della tecnologia e il rapido susseguirsi delle mode, “Una casa sulla luna” molto in stile Thegiornalisti, diffuso tramite le Instagram stories, e infine “Sabato sera”, ballata nostalgica sulla vita di coppia. Un album interessante, da ascoltare più volte, Garrincha Dischi ha fatto sicuramente un’ottima scelta, vedremo come Cimini si presenta sul palco!
La frase: “I pregiudzi fanno male quasi quanto le etichette musicali”
ho appena visto il promo!!! Dev”essere molto divertente e le attrici sono dei miti: da Jane Fonda alla Keaton speriamo esca in Italia! paperhelp