“Io sono Gin Gerani: ‘Gin’ come l’alcolico e ‘Gerani’ come i fiori… E non ‘Ginger’ come la bevanda e ‘Ani’ come i buchi di culo”.
Oggi ci siamo dedicate all’ascolto di “Caona (Vocacledo)”, l’album d’esordio di Gin Gerani. Cantautore bolognese, dalla penna affilata, racconta in dieci tracce la storia di un Don Giovanni alla ricerca di una, o di tante, donne perfette. Non a caso il titolo dell’album è la sigla di “Come Avrei O Non Avrei Voluto Che Andasse Con Le Donne”. Esuberante e sfacciato, Gin Gerani unisce le lezioni di Freak Antoni, degli Skiantos e di Elio e le Storie Tese (senti “Musiverso”) tirando fuori dal cappello del mago cantautorato demenziale e arrangiamento curato. Bella la voce femminile di Serena Siciliano e le note al pianoforte di Maria Laura Berardo, interessanti le parte recitate in “Dottor seduttore” e piacevolmente inaspettate le atmosfere western in “Salvador Dalì”. Gin Gerani ha arrangiato e prodotto da solo “Caona (Vocacledo)” ed è ora pronto a portarlo in tour. Un polistrumentista che abbraccia l’arte con braccia ampie, e danza tra musica e teatro da scoprire live.
La band: voce, recite – Gin Gerani; cori, recite – Serena ”Bombo” Siciliano; pianoforte, tastiere – Maria Laura ”Lalla” Berardo; chitarra elettrica – Marco ”Mosca” Moschettini; chitarra acustica – Andrea ”Ferlo” Ferlini; basso – Michele ”Zino” Fabi; batteria – Marco ”Paga” Paganelli.“