Articolo di: Danda
Ormai Svizzero trapiantato, Guè Pequeno preferisce I’epiteto “imprenditore” rispetto a “rapper”. A partire dalla creazione della sua etichetta TANTA ROBA, al marchio d’abbigliamento Z€N, passando per diverse collaborazioni, si è sempre ispirato a personaggi come Jay Z. Con la quale i gradi di separazione si sono ridotti, da quando Guè è diventato il primo artista italiano ad uscire con la Def Jam.
Guè ha oculatamente preso parte a progetti rivelatisi poi di successo, ultimo tra i quali Santeria con l’amico Marracash, che anche nel nuovo album Gentleman contribuisce in Relaxxx. Oltre ad essere stato il padre putativo di molti rapper sulla quale lui prima di tutti ha creduto, tra cui Salmo e Ghali.
Con Gentleman, Guè fa una fotografia del rap italiano allo stato attuale, coinvolgendo giustamente chi sta dominando la scena trap. Sick Luke regala in Scarafaggio e Oro Giallo le basi più interessanti, in pieno stile DPG, portando con se Tony Effe. Gli americanizzati 2nd Roof in Mimmo Flow, Charlie Charles e gli storici Don Joe, Crookers, Mace. Il limite della scrittura di Gentleman, viene compensato con le giuste collaborazioni che danno il vibe giusto all’album e con la quale il ragazzo d’oro dimostra di essere lo “zio” della trasformazione da rap a trap
Guè quindi ha il pregio di aver saputo sposare l’ultima corrente del rap italiano, senza ripudiarlo o esserne intimorito. Difetto? Come ha dichiarato “Unico rimpianto è stato quello di far nascere Fedez”.