J-Ax e Fedez, una delle accoppiate più sbalorditive dell’ultimo periodo. Positiva per chi ne giova delle vendite discografiche, dei forum riempiti e delle copertine di giornale. Controversa per chi pensa ancora che J-Ax dopo così tanti anni a militare nel pop possa fare un cambio di rotta improvviso e ritornare alle origini. Allo stesso modo, il compagno Fedez, bravo nel marketing più che nelle rime, continua ad autoplocamarsi rapper.
Comunisti con rolex, dal titolo potrebbe sembrare una denuncia. Si rivela invece un autoproclamazione del loro stile di vita. Senza puntare il dito contro nessuno, fanno capire che la verità non sempre sta da una parte. La scelta può essere anche quella di non schierarsi e fare del populismo la propria formula vincente. Coerentemente con tutto ciò, tra i 14 brani dell’album troviamo molte potenziali hit da radio: “Tutto il mondo è periferia”, “Musica del cazzo”, “Il giorno e la notte”, oltre ai brani già usciti. “Fratelli di paglia” vede la produzione di Takagi e Ketra già responsabili di altri successi di Calcutta, e la stessa “Vorrei ma non posto” che ha invaso le classifiche a partire da quest’estate. Il brano, “Fratelli di paglia” è il più musicalmente attuale e contiene, non troppo velatamente, il diss contro Marracash e Guè Pequeño, “E dentro questa battaglia, hanno la tua stessa maglia/Riscuotono la tua taglia, sono i fratelli di paglia, su come (a detta di Fedez e J-Ax) l’invidia abbia rovinato l’amicizia tra i quattro. L’ennesimo botta e risposta di una battle che dai testi si è trasferito sulle Instagram Stories. Tra la lista di talenti da Amici ed X-Factorini il nome più fresco per l’industria italiana è sicuramente la canadese di origini italiane Alessia Cara fresca fresca di firma con la Def Jam.
È indubbio che si tratti di una nuova epoca d’oro per J-Ax, che nasconde dietro a Fedez, una voce ormai stanca con poco fiato, con cui possa avere una minima illusione di rappare ancora. Ma è altrettanto palese che entrambi abbiano capito quale sia il segreto per vendere copie digitali ed avere un raggio d’azione che colpisce adolescenti e più maturi. Questo non per forza è un crimine, anzi non è da tutti riuscire ad individuare il target, per questo almeno un merito glielo si deve.