La bestia CARENNE – Coriandoli

La bestia CARENNE è il nome di una band napoletana che ingurgita i più disparati frammenti sonori per costruire un fantasioso disco in uscita questa venerdì 24 che ci siamo ascoltate in anteprima e non a caso si chiama “Coriandoli“. Quei coriandoli che, in tempo di Carnevale, rappresentano l’eco della festa dopo il ribaltamento dei poteri, sono proprio alla base di questo album che parla della nostra società in modo disilluso.

Fin dalla prima traccia “L’uomo che cammina” l’album denuncia la mancanza di libertà data da imposizioni sociali a cui non possiamo sfuggire, “Il nome di Saffo” racconta un mare claustrofobico, ne “Il cecchino” si denunciano i vizi, dalle sigarette al gioco d’azzardo (con il rumore di slot machine in sottofondo), l’ultima traccia “Le mosche” critica quel lavoro sottopagato e quei compromessi a cui scendiamo senza aver il coraggio di nominarli neanche a noi stessi. Le sonorità spaziano dal rock al gitano, partendo dal folk ma non disdegnando l’elettronica, un disco piacevole da ascoltare sia nella melodia che per i testi. La bestia CARENNE è composta da Giuseppe Di Taranto, Antonello Orlando, Paolo Montella e Giuseppe Pisano.

Guardatevi intanto il video del primo singolo “Le gambe belle” (traccia numero 3), omaggio all’estetica del foodporn che fa dello spreco e della voracità incontrollata un cliché sociale: “Le gambe belle – racconta la bestia CARENNE – è la canzone più truculenta del disco. Fare conoscenza con un estraneo, presentarsi: come ci approcciamo agli altri? La parola: scopare! Una sessualità ostentata. La necessità di fottere o di essere fottuti senza finire per innamorarsi tra le lenzuola per potersi così abbandonare liberamente al corpo, alle ossa e al sangue.”

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