Li abbiamo sentiti nominare tra i finalisti dei giovani di Sanremo 2016 con il brano “Apriti Cielo!”. Avessimo ascoltato prima questo album, sarebbe finito certamente nella nostra classifica dei migliori dischi italiani del 2015. Stiamo parlando di “Bu Bu Sad” di La Rappresentante di Lista, duo formato da Veronica Lucchesi (voce, cori, synth e percussioni) e Dario Mangiaracina (Guitalele, pianoforte, fisarmonica, farfisa, siel e cori). Lei toscana, lui palermitano, entrambi attori teatrali, si conoscono nel 2011 e scrivono a quattro mani testi e melodie. Appena prima di Natale, se ne escono con 8 cadute libere, 8 tuffi in un mare in tempesta. C’è “Guardateci tutti”, una poesia di rabbia e felicità, la rassegnata “Cosa farò”, “Apriti cielo” che cita l’urrà di Pasolini, “Siamo ospiti”, come ladri dentro casa che gridano immobili, c’è la morte in “Invisibilmente”, il soffio tempestoso in “Bora Bora”, per concludere con “Non mi riconosci” e “Un’isola”, la nostra preferita, con uno dei testi più belli «Tra questi due bambini che piangono/ c’è un bambino che ride e stravede per i tuoi occhi…Hanno bisogno di te per far sì che la loro vita/ valga almeno la rovina della vita di qualcun’altro». Un album che, raccontano La Rappresentante di Lista, ha dentro di sé l’ossessione degli inni e l’ambiguità della poesia. 8 tracce messe insieme in quasi due anni, cantate da una voce eterea, costruite su loop ritmici e corde pizzicate del guitalele che ci ricordano che, nonostante tutto, siamo fradici di gioia.
E infine la cover dell’album, quel bubù-settete trasfigurato perché solo un bambino può ridere della deformità della vita.
“Apriti cielo!” e “Invisibilmente” sono i primi due singoli estratti, qui invece un concentrato di queer pop per voi.