Se non ne avete ancora sentito parlare, è giunto il momento di incontrare da vicino MusiqueFolletto, il nostro nuovo format d’interviste in collaborazioni con i ragazzi di Folletto Unplugged. E l’avventura è cominciata un giorno di marzo a casa di Lucio Corsi, quando, nella notte fredda e buia, ci si è aperto il portone di un loft dalle pareti bianche coperte di disegni. C’era lui, l’artista, e poi i suoi coinquilini, tutti rigorosamente non frequentanti all’Accademia di Brera. Una birra artigianale, una chiacchierata con l’”amico-muto” che segue Lucio sul palco pitturato di blu. Ci fanno ascoltare i Fat White family, band londinese priva di qualsiasi conformismo che abbiamo adorato fin dal primo istante.
Poi si parla del padrone di casa, nato in Maremma e residente in un mondo tutto suo popolato da alieni e strani animali. “Altalena Boy” è il suo primo album, forse qualcuno di voi ha avuto la fortuna di ascoltarlo live al Biko ad aprile. Lucio Corsi ama i boxer, viene sempre prima e si imbarazza facilmente.
Non vi resta che ascoltare la nostra intervista qui: MusiqueFolletto e sentirlo suonare.
Intanto lui ci ha salutato cavalcando il suo monopattino a tre ruote.
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