Ghemon ci accoglie in diretta streaming dalla sua camera da letto, perfettamente a suo agio in una conferenza figlia dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. È bello che niente lo spaventi, ci saluta con il sorriso perché nulla lo poteva distrarre dalla pubblicazione di quest’album “Scritto nelle stelle” a cui tiene molto. “Quando si fissa un appuntamento con sé stessi, si sa che prima o poi bisognerà farci i conti. La vita funziona così, e dare un titolo del genere ad un progetto può voler dire che è arrivato uno snodo importante, uno di quelli in cui si prende in mano se stessi, ci si fa i conti e ci si prepara a ripartire”.
Un’uscita in questo momento complicato che Dario Giovannini non esita a definire “anti commerciale”, una scelta di cuore per Ghemon, che non bada a classifica o opportunità di marketing, ma anche una priorità per Carosello Records che crede molto in questo grande cantautore.
“È facile dire che per i propri fan si è disposti a fare tutto, Gianluca facendo uscire l’album ora lo ha dimostrato, una scelta unica in Italia” afferma Giovannini introducendolo.
“Parlo dai miei uffici di New York, Carosello mi ha scelto perché sono il cantante più simpatico d’Italia” scherza Ghemon.
“Scritto nelle stelle” (una coproduzione Carosello Records e Artist First), che uscirà domani anche in versione vinile, è il risultato di tante influenze, dalla funk house, all’UK garage, racchiuse in uno scrigno con il marchio di fabbrica di cantautore di qualità, attento ai suoni, che studia e migliora continuamente la sua voce, pronto a dare il massimo sempre.
10 tracce che alternano sonorità profonde a basi secche, su cui si adagia l’uso melodico delle parole che raccontano immagini nitide.
“Non sono arrivati subito numeri giganteschi per me, ma io sono ambizioso… non pensate che perchè sono coerente con me stesso non sia ambizioso, vorrei sempre il primo posto, ed è bellissimo che oggi da me le persone si aspettino la qualità”.
In questi anni Ghemon si è costruito un’immagine solida e viene quasi voglia di ringraziarlo per la sua integrità, per aver avuto il coraggio di miscelare rap e cantato, per essere andato a Sanremo con un pezzo soul – R&B e anche per averci regalato questo disco, in un momento in cui gran parte degli artisti italiani si sta tirando indietro.
“Champagne” si avvicina di più al rap con le parole che scivolano sopra la melodia, in “Due settimane” si sente l’influenza funky, “Un’anima” è sottolineata dall’utilizzo del pianoforte. Le melodie sono sempre molto curate e chi ha amato i primi tre estratti “Questioni di Principio”, “In un certo qual modo” e “Buona Stella” non potrà fare a meno di ascoltare quest’album tutto d’un fiato.
Ghemon ringrazia per questo disco la sua vocal coach e Rocco Tanica, ma un pensiero va anche al Dante di “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, frase conclusiva dell’Inferno della Divina Commedia che si adatta così bene ai nostri giorni. “Questo non è un disco percorso della rabbia, non distribuisce colpe”, afferma Ghemon che appare davvero rilassato e sicuro di sé durante la conferenza, scherzando anche sulla somiglianza tra il suo naso e quello di Dante.
Sta vivendo bene questa quarantena, cercando di darsi delle scadenze da rispettare “Cerco di organizzare la mia giornata il più possibile e di tenermi impegnato, per esempio ho costruito un Yoda della Lego! Ho anche ricominciato a suonare pianoforte con un corso online”.
In quanto alle polemiche che stanno accompagnando la poca chiarezza del Governo sul futuro del mondo dell’intrattenimento, Ghemon dice che molto spesso si percepisce solo la parte “delle apparenze e dei privilegi” di questo settore e non le persone che ci lavorano dietro, la fatica, il lavoro. Molti pensano che un musicista cresce perché è baciato dalla fortuna mentre la verità è che il tuo posto te lo devi guadagnare. “Se l’intrattenimento non è essenziale, allora anche il turismo non dovrebbe esserlo: anche noi creiamo benessere e creiamo lavoro, dobbiamo far sentire la nostra voce”.
In un periodo complicato come quello che stiamo vivendo, l’artista vuole comunque stare vicino ai propri fan con un Instore Digitale, dedicando loro del tempo da passare insieme: chi ha già preordinato o preordinerà il cd o il vinile su www.musicfirst.it (entro le h18.00 del 23 aprile) avrà la possibilità di incontrare virtualmente Ghemon.