È uscito il primo album della Società per l’Industria del Freddo per LA CLINICA DISCHI, etichetta discografica con base a La Spezia. Si intitola “L’attesa di Rimbaud”, un requiem di dolce malinconia sospeso tra la felicità e l’agonia tipiche di ogni vita.
Zonesser Strasse è un altro canto all’ostalgia. Lo scenario è quello della Germania ancora scissa in due fazioni. Il contrasto evidente tra due situazioni sociali brutalmente diverse, unite dalla contrapposizione ideologica del concetto di vita e di tutti i suoi aspetti più intimi. Il brano Soffocare tratta il malessere in tutte le sue accezioni, relazionato a tutti i possibili riscontri di cui possiamo cadere vittime. Questo cupo pezzo racconta la difficoltà incontrate nell’andare avanti, anche quando tutto pare sia meraviglioso, ed il piacere di vivere lascia spazio all’assenza di qualcosa che possa rendere effettivamente luminosa la vita. Un elogio alla depressione, pur rifiutandola, il racconto di una morsa soffocante verso cui ci si sente impotenti Urla ancora è un brano che esprime a tutti gli effetti l’elaborazione filosofica che sta alla base del lavoro della band. Il costante riecheggiare del passato, delle memorie, di qualcosa che ormai è svanito e che non potrà più tornare a vivere sotto le medesime spoglie. L’attesa di Rimbaud, brano che dona il titolo all’intero disco, racconta la sofferenza derivante dal vivere l’amore sbagliato. Le energie, la forza e la passione con cui inseguiamo l’idea di un qualcosa di diverso, con cui cerchiamo di mutare noi stessi, impattano inesorabilmente con la realtà, con l’amara verità dell’insoddisfazione umana. Favole da bere è a tutti gli effetti un racconto di ciò che si affronta nei giorni finali della settimana, dove la notte apre le porte di mondi diversi e distorti, in cui navigare fiumi di sostanze inebrianti che portano talvolta ad oceani introspettivi.
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