The Hollyhocks band


Gli Hollyhocks sono giovani e di Torino, ma prendono a piene mani i fluidi allucinogeni degli anni ’80 sbattendo sui propri volti colori glam e sui propri strumenti sonorità martellanti shoegaze.

La nuova scena musicale italiana ruota da qualche anno intorno a Torino, con “i murazzi”, l’Astoria e sempre nuove band dal gusto electro rock. Gli Hollyhocks stanno pian piano emergendo dalla marmaglia piemontese. Nascono nell’estate del 2009; il loro primo EP “A place to hide” viene registrato dalla TDMC Records a Torino riscontrando un buon successo tra il pubblico, tanto che l’etichetta decide di supportare i quattro ragazzi piemontesi nel progetto del loro primo album. Nasce così “Pop culture”, rilasciato il nove novembre. “Pop culture” comprende nove tracce registrate a Torino e masterizzate in uno studio londinese. Si percepiscono il sound british e le influenze new wave e elettronica anni ’80; ascoltando i pezzi degli Hollyhocks non si fatica a riconoscere anche una certa influenza indie. Il filo conduttore dell’album è quel marcio che c’è nell’adolescenza di ogni uno, più che per storie raccontato per sensazioni, a partire dalla copertina programmatica che ostenta una modella nuda e idealmente crocifissa sul letto a testa in giù. La band afferma: “The sound of new work will be very electronic, dark and strong”. Quindi diciamo pure sonorità tra The Smiths e Depeche Mode e, anche se le etichette non piacciono a nessuno, ci auguriamo che queste avvisaglie vi incentivino a schiacciare Play qui sotto.

The HOLLYHOCKS, born at the beginning of the summer of 2009 in Turin. In november the band released its first album “Pop culture”.

The New Wave influence is quite noticeable and the wide use of the effects of the guitar points towards Shoegaze. They use synthesizers deviate towards electronic sounds with the characteristic rhythms of the modern Indie scenes.

“The sound of new work will be very electronic, dark and strong. It does not last long, about half an hour, but these 30 minutes will be meaningful. The album represents the essence of the band and we’re very proud of this”

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