A giugno i Verdena avevano annunciato su Facebook una collaborazione con Jacopo Incani; il 26 luglio, sempre sul social network, era arrivata la conferma: il 2 settembre sarebbe uscito uno split con Verdena e Iosonouncane. Ma la collaborazione, con il senno di poi, era già nell’aria. Nelle interviste Jacopo ha dichiarato più volte che i Verdena sono una delle sue band preferite e che gli sarebbe piaciuto lavorare con loro; lo stesso trio bergamasco aveva affermato “Nell’ultimo anno abbiamo apprezzato tantissimo il disco “DIE” di Iosonouncane”. In fondo, questi due mondi così diversi, si incontrano per la qualità e minuziosità con cui sono costruiti, come afferma giustamente Jacopo: “E infatti quando escono dischi che si distinguono per la loro ambizione vengono riconosciuti come tali. È accaduto con Die, era successo con Wow dei Verdena”.
Pubblicato il 2 settembre da Universal (casa discografica che segue i Verdena), Split EP esce in formato vinile con un lato A in cui i Verdena interpretano due brani di Iosonouncane tratti dal suo ultimo album DIE, “Tanca” e “Carne”, e un lato B, in cui Iosonouncane interpreta a sua volta “Diluvio” (da Endkadenz Vol.1) e “Identikit” (da Endkadenz Vol.2). Non so cosa vi aspettaste da uno split annunciato, l’ultimo italiano che noi avevamo ascoltato era quello dei Gazebo Penguins e Johnny Mox. Ma questa uscita di settembre supera le aspettative, un vero e proprio matrimonio tra due visioni musicali che si rincorrono, si accarezzano e si fondono, l’uno portando in dote la pesante linea di basso e le chitarre distorte, l’altro addobbando la nuova dimora di echi tribali e psichedelici. Dobbiamo dire che a fronte di ciò cade qualsiasi nostra riserva sulle capacità di Jacopo, che ha saputo confrontarsi con una band dal background consolidato, mantenendo la propria identità e affermandosi come uno degli artisti di maggiore spessore dell’attuale panorama musicale italiano.