Gli Psychovox nascono nel 2004 e dopo alcuni cambi di formazione attualmente sono Laura Spada (basso/voce), Mauro Giletto (batteria) e Guido Brambilla (chitarra).
La nostra passione per la musica risale all’adolescenza, tutti e tre ci siamo avvicinati alla musica strimpellando canzoni con amici, suonando nelle cantine, sempre entusiasti di apprendere e di condividere.
Con il passare del tempo è diventata una passione, un modo per crescere e migliorarsi e anche un modo per “sfogare” la pesantezza della quotidianità. Per noi la musica è un mezzo di espressione, un mezzo con il quale puoi viaggiare su altri pianeti, trovare altre parti di te, un mezzo dove puoi piangere, sorridere, insomma sentire le vibrazioni.
Amiamo i distorti, la psichedelia, amiamo sentirci circondati dal suono caldo, e amiamo tutto quello che la musica può portare. Bello e brutto. Per noi fare musica significa anche saper affrontare determinate situazioni, impegnarsi, accettare le critiche, renderle costruttive e non pensare mai di essere arrivati perché c’è e ci sarà sempre qualcosa di nuovo da imparare. Musicalmente parlando, e non solo.
2. TEORIA DEL CAOS
Per noi un album non è una partenza. E’ un arrivo. Dopo mesi e mesi di prove, di concerti, di taglia e cuci, di improvvisazioni, di idee, di discussioni, di pre-registrazioni arrivi ad un punto in cui dici “ecco, possiamo registrare”.
E così ti organizzi e fai un disco. “Somnus”, il nostro ultimo disco, è nato e cresciuto come tutti gli altri.
In particolare nel 2011 Francesco Carbone (chitarrista dal 2005) ha lasciato il gruppo e così ci siamo ritrovati a dover ricominciare da capo. Abbiamo sperimentato, introdotto il pianoforte, e nel 2012 è arrivato Guido Brambilla, attuale chitarrista.
Un disco è un puzzle. Hai centinai di pezzettini in mano e solo con il tempo e la passione riesci a comporlo. Le nostre canzoni nascono da giri di basso, di chitarra, di pianoforte, di sintetizzatori o di drum machine, insomma nascono da improvvisazioni. Ci vuole tempo per incastrare tutto, senza considerare il fatto che non tutto quello che fai ti piace veramente. Infatti alcune persone ci rimproverano il fatto di essere troppo lenti, troppo pignoli e critici con noi stessi ma quando finiamo una canzone e la registriamo siamo tutti convinti. Nel nostro gruppo vige la democrazia da sempre e se solo una persona non è d’accordo non si registra. Per noi è importante ascoltarsi e stare bene insieme, è importante divertirsi ed è importante che ognuno di noi metta del suo. Se facciamo un disco ogni 3/4 anni chi se ne frega, per noi l’importante è farlo bene.
Abbiamo avuto la fortuna di fare le prove per anni in un fantastico posto immerso nel verde, dove alcuni cari amici, tra cui Marco Bonanomi e Marcello Mantovani, hanno allestito un vero e proprio studio di registrazione, “Il Capanno”.
“Somnus” è stato registrato in questa sala prove da Marco e Marcello, i quali non solo hanno dato il loro contributo tecnico, ma anche quello artistico, dandoci preziosi suggerimenti. Maurizio Giannotti (Newmastering – Milano) si è occupato del mastering. Registrare nella propria sala prove è fantastico. Sei a casa tua, le tue orecchie sono abituate a quel suono e in un certo senso sei molto più a tuo agio. Provare per credere. La Prismopaco Records si occupa della nostra distribuzione digitale mentre la Costello’s si occupa dell’ufficio stampa.
3. VIAGGIO SULLA LUNA
La prossima stazione è il Bloom di Mezzago (MB), il 24 aprile, con i Lago Vostok. Poi suoneremo al Bar Sala di Calco (LC) al 22 maggio con i Sawara and the Balckphelps e al 30 maggio al Morborock di Morbegno.
Abbiamo delle date estive ancora da chiudere quindi non vi diciamo niente. Dal disco “Somnus” abbiamo fatto il videoclip “La corsa dell’elefante”, video scritto, girato e diretto da Nicola Rota.
Vorremo farne un altro ma ci stiamo ancora lavorando. Forse, e ribadiamo il forse, stamperemo i vinili.
Ultimamente stavamo pensando di fare le magliette, visto che non ne abbiamo mai stampata una in 11 anni, ma stavamo pensando che forse potremmo fare dei pigiami “Somnus”. Sarebbero bellissimi!
Chi non se lo comprerebbe un pigiama 🙂 ?!
Abbiamo detto troppo. Ricordatevi che noi siamo lenti, di quello che abbiamo scritto faremo forse la metà o magari niente o magari tutto e ancora di più.